Biella e la sua Provincia sono una delle zone della nostra penisola con il maggior reddito pro-capite per accumulo. Tuttavia a far due passi per la città si sente spesso il “biellese” lamentarsi di quanto il territorio laniero sia noioso e privo di grandi attrazioni. Accade quasi sovente sentire il “classico biellese” dire: “Qui non c’è niente, è un mortorio…”.
La questione prende piede in maniera molto più evidente quando si tratta di trovare uno svago o qualcosa da fare per il weekend.
Altre realtà cittadine di medio livello si animano, ma qui la bella vita risulta quasi radente.
Allora sorge spontanea una domanda, ma cosa odiano i biellesi del loro territorio?
1) Al primo posto manco a dirlo ci sono gli stessi Biellesi.
2) La mentalità della gente.
3) Il continuo piangersi addosso, per futili motivi o appunto perché in città non c’è niente.
4) Gli eventi. Infatti, quando nel capoluogo della provincia vengono organizzati, o sono rumorosi o durano poco e tanto, oppure capita che la location scelta non vada bene.
5) Il cruccio della mancanza, e questo purtroppo è un problema serio, di una rete di infrastrutture e trasporti adeguate
6) Soldi, pochi quasi sempre.
7) La pioggia, piove troppo in primavera e in autunno.
8) D’estate fa troppo caldo, mentre l’inverno è troppo freddo.
9) Gli estranei che vengono in città, sempre visti come fossero dei Bigfoot.
10) Ed ultimamente anche i “famosi” ceri di piazza Duomo.
Ma tra tutto questo, il biellese vero ama la sua terra perché unica e quasi rara.
Fotografia gentilmente concessa da Andrea Battagin.
Mfp